Consacrata la Loggia di Ricerca Arturo Reghini

Sabato 24 settembre 6011 A:. V:. L:. alle ore 17.00 è stata consacrata la Loggia di Ricerca n. 5 all’Or:. di Roma.

La cerimonia è stata svolta consacrando debitamente il Tempio secondo il rituale egizio, ed installando il Maestro Venerabile nell’equinozio d’autunno, secondo il rituale del Rito Orientale di Memphis.

La cerimonia, assai suggestiva, ha colpito ed emozionato i numerosi Fratelli presenti, tra cui i Gran Maestri delle Comunioni estere, per l’impeccabile esecuzione e per i profondi significati esoterici ad essa connessi.

La Loggia, dedicata ad Arturo Reghini, il grande iniziato fiorentino, è a doppia appartenenza e lavorerà nei primi tre gradi secondo il Rito Antico e Primitivo di Memphis-Misraim.

La nuova Officina vuole onorare la vita e l’opera di un Maestro Passato la cui opera ancora oggi è meditata dai Fratelli di tutte le Obbedienze.

Arturo Reghini ha infatti segnato la storia dell’esoterismo italiano: massone, martinista e pitagorico, egli era infatti un esponente illustre di quella schola italica che segnò i primi vent’anni del ventesimo secolo.

Fece parte del Rito Antico e Primitivo di Memphis-Misraim, raggiungendo il 90° grado, e fu tra i fondatori del Rito Fiosofico Italiano; fu tuttavia l’incontro con Amedeo Rocco Armentano, alias ARA, che gli cambiò la vita, segnando il suo percorso iniziatico. Armentano era infatti un Maestro pitagorico, e trasmise a Reghini un’antichissima iniziazione misterica.

Convinto sostenitore di un’Italia imperiale e pagana, il Reghini pagò carissime la sua coerenza e la sua dignità, subendo vessazioni di ogni tipo nella vita lavorativa e privata, e morì prematuramente a Budrio in povertà.

Tra le sue opere più note, ancor oggi oggetto di studio e ricerca, ricordiamo Le parole sacre e di passo dei primi tre gradi ed il massimo mistero massonico, Atanor, Roma, 1922; Considerazioni sul Rituale dell’apprendista libero muratore, Phoenix, Genova, 1978, nonchè Introduzione alla Magia, opera collettanea curata dal Gruppo di Ur, di cui tuttavia Reghini, firmandosi Pietro Negri, ebbe la parte di lavoro più rilevante; due le biografie a lui dedicate: Roberto Sestito, Il figlio del Sole. Vita e opere di Arturo Reghini, filosofo e matematico, Ancona, 2003; Natale M. Di Luca, Arturo Reghini. Un intellettuale neopitagorico tra massoneria e fascismo, Atanòr.

Come è costume di tutte le Logge di ricerca, la Loggia Reghini ammetterà solo Fratelli aventi il grado di Maestro d’Arte.

L’ill.mo e Ven.mo Gran Maestro della Gran Loggia Tradizionale d’Italia ricoprirà l’ufficio di ex Maestro Venerabile della Loggia, secondo le antiche usanze.

La Loggia pubblicherà gli atti contenenti le tavole prodotte sul proprio sito web, che sarà presto online.