Storia della Gran Loggia Tradizionale d’Italia

La storia della Gran Loggia Tradizionale d’Italia è indissolubilmente legata a quella dello SwedishMasonic Camp, Obbedienza svedese attualmente non più attiva.

Lo SwedishMasonic Camp fu fondato nel 1951, ma la sua storia risale ad un’epoca più lontana e ad un uomo senza il cui è probabile che alcuna Massoneria tradizionale in Svezia sarebbe stata oggi possibile: John Trollnäs 33° – 94°, fervente studioso di filosofia classica, religione moderna, storia e delle varie tradizioni mistiche hanno attraversato tutta la storia.

Nato a Malmö 1908, fin dall’età di 17 si trasferì in Danimarca e poi in Germania per compiere gli studi umanistici univeritari.

Ad Amburgo Trollnäs fu iniziato nel 1929 nella Loggia “Karl Friedrich zumGoldenen Tau” sotto la giurisdizione della Gran Loggia di Amburgo, che lavorava secondo il Rituale Schröder. Durante l’anno seguente Trollnäs fu passato compagno ed elevato Maestro.

A causa della sua larga cultura e grande impegno percorse rapidamente i gradini dell’iniziazione massonica e fu installato in breve come Maestro Venerabile della sua Loggia e si associò al Rito scozzese ed al Rito di Memphis.

Con la presa del potere da parte del partito nazionalsocialista nel 1933 i Massoni tedeschi andarono incontro a tempi veramente ardui. Inizialmente non vi furono persecuzioni dirette ma Massoni furono vilipesi senza alcuna ragione dalle autorità e furono esclusi dalla carriera sul luogo di lavoro.

Dopo il 1935 l’atmosfera cambiò e le Logge furono costrette a sospendere i Lavori, gli archivi e le biblioteche furono sequestrati dalle SS e dalla Gestapo. Molti Grandi Ufficiali furono messi agli arresti domiciliari ed alcuni furono internati nei campi di lavoro, ritenendo il regime che la Massoneria dovesse essere estirpata dalla società.

La Gran Loggia di Amburgo liberò tutti i membri dalle loro obbligazioni massoniche il 15 aprile 1933 e tenne la sua ultima riunione il 10 luglio 1935.

Tenuto conto dei tempi Trollnäs decise di tornare in Svezia e di continuare a lavorare in Massoneria nella sua terra natia avendo ricevuto tutti i Gradi dell’Arte e i gRadi dell’Arco Reale, nonché i brevetti per gli alti gradi della Muratoria per il Rito scozzese dal Supremo Consiglio a Leipzig ed quelli del Rito di Memphis, che gli saranno confermati anche dopo la guerra.

Tornando in Svezia Trollnäs occupò una posizione di insegnante a Lund che gli permise di viaggiare e di avviare importanti collegamenti e relazioni con Massoni danesi, relazioni che più divennero essenziale; infatti a Copenaghen Trollnäs scoprì che c’erano dei Massoni ormai privi di appartenenza ad una Loggia che vivevano in Svezia e vi entrò in contatto.

A causa delle attività belliche lo sviluppo della Massoneria in Svezia fu pressoché inesistente, ma con l’avvento della pace ed il ritorno alla normalità tra la fine del 1945 e l’inizio del 1946 Trollnäs cominciò a contattare tutti i Massoni che erano al di fuori del dominante Rito svedese, che come è noto accettava ed accetta solo Fratelli cristiani ed ha una chiara connotazione.

Inizialmente, il lavoro fu lento ma nel settembre 1951 Trollnäs ed un gruppo di Fratelli riuscirono a fondare e aprire ritualmente la prima Loggia con il nome “De TrennePyramiderna”, nucleo fondatore dello SwedishMasonic Camp.

Ad essa si aggiunsero le Logge “Acacian” a Halmstad, “Brödrakedjan” a Göteborg “Veritas” a Helsingborg, la Loggia di istruzione “LejonetTill De Tre FacklornaavInstalleradeMästare”.

Durante gli anni settanta il numero dei Fratelli e l’attività decadde progressivamente soprattutto a causa dell’età piuttosto avanzata dei membri e la mancanza di adeguate cooptazioni tra i profani, tanto che negli anni novanta il Lavoro rituale subì un evidente rallentamento culminato con la messa in sonno dell’Obbedienza il 16 aprile 2006; a ciò contribuì anche la morte di Trollnäs, che depose definitivamente gli attrezzi da lavoro per raggiungere l’Oriente eterno nel 1970.

Nonostante la posizione dell’Obbedienza, i Fratelli svedesi decisero di non abbandonare gli studi tradizionali, raggruppandosi nell’associazione “HumanitäraSällskapetDenRätaVinkeln”; ciò permise di mantenere in vita la fiaccola della speranza e nel 2009 un gruppo di giovani Fratelli cominciò ad avvicinarsi allo SwedishMasonic Camp ed alla Massoneria tradizionale.

Nel 2009 lo SwedishMasonic Camp venne risvegliato mediante la riapertura di vecchie Logge e la fondazione di nuove, tra cui la “Aurora Borealis” a Lund, la “BroderskapochEnhet” a Stoccolma, la “Carl” a Simrishamn, la “Charles Tullman” a Malmo e la “Sectio Aurea” a Lund. Grazie alle Patenti in suo possesso lo Swedishmasonic Camp poteva amministrare i tre gradi azzurri di apprendista, compagno e maestro, mentre il Gran Capitolo dell’Arco Reale di Svezia dirigeva il Lavoro dei gradi dell’Arco Reale, gestendo al contempo la Massoneria Criptica e gli Alti Gradi nei quattro Capitoli attivi a Goteborg e Lund.

Tuttavia già l’anno seguente si rimanifestarono i problemi di sempre, portando i Fratelli svedesi a profonde riflessioni circa il futuro dell’Obbedienza.

Ciò portò lo SwedishMasonic Camp nel giugno 2011 a fondare e consacrare ritualmente in Italia la Gran Loggia Tradizionale e a divenire successivamente un distretto della più strutturata Obbedienza italiana.

Nel 2012 la Gran Loggia Tradizionale d’Italia ha accolto il desiderio dei Fratelli svedesi di tentare di ridare slancio ad una rinascita della Massoneria svedese tradizionale mediante la costituzione di un’Obbedienza di matrice “scozzese”, e pertanto ha rinunciato ad esercitare la giurisdizione sulla Gran Loggia provinciale di Svezia, autorizzando la Loggia“Brödrakedjan” di Goteborg a lavorare sotto l’egida della Gran Loggia di Bulgaria (fondata dalla Gran Loggia di Francia nel 1917) le cui Logge adottano il Rituale Scozzese Antico ed Accettato per concessione del Supremo Consiglio di Francia.